Avellino - Venezia 1-1: D'Angelo riprende Moreo - I AM CALCIO AVELLINO


Avellino - Venezia 1-1: D'Angelo riprende Moreo

D'Angelo esulta per l'uno ad uno
D'Angelo esulta per l'uno ad uno
AvellinoSerie B

Pari e patta nell'insolito monday night d'anticipo della quinta tornata cadetta. Avellino e Venezia si spartiscono la posta in palio in una gara disputata dai lagunari sul filo conduttore delle precedenti, col bunker d'Inzaghi scardinato soltanto in una delle ultime azioni della contesa.

Ampio turnover per mister Novellino, che rivoluziona un reparto arretrato troppo consenziente con gli avanti cesenati appena 72 ore fa: Kresic rileva Marchizza, Migliorini riprende il suo posto al centro della difesa, mentre Pecorini e Ngawa sostituiscono Laverone e Falasco. Una scelta, quella di variare anche i cursori della retroguardia, che risentirà sulla manovra dei lupi ed in particolare sulle prestazioni di Bidaoui e Molina, mai supportati dalle new entry in fase d'attacco. La prima frazione è avara di emozioni: l'Avellino tiene tra i piedi il pallino del gioco, ma non riesce a trovare gli spazi giusti per battere a rete; il Venezia può poco col solo Zigoni, comunque positiva la sua prova, a sobbarcarsi il peso offensivo. Gli ospiti vanno così al riposo conservando lo zero nella casella reti incassate, anche perché Di Tacchio non angola di testa da corner e la palla migliore per il vantaggio biancoverde finisce sui piedi di Migliorini, che calcia debolmente.

Nella ripresa il tema non cambia, così come la sterilità offensiva dei lupi, mai realmente pericolosi. Novellino tenta la scossa inserendo Laverone, sostituendo l'evanescente Bidaoui con Camarà e passando, infine, al modulo a due punte con Ardemagni al fianco di Castaldo. Ma è il Venezia a centrare il vantaggio da angolo, con Moreo che sfugge a Kresic e insacca di testa all'ottantesimo. L'Avellino si getta in avanti con la forza della disperazione, ma il massimo risultato ottenuto è la conclusione dal limite di Castaldo, ancora centralissima. Fino al minuto ottantotto, quando capitan D'Angelo, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, raccoglie un corner dalla seconda linea e piazza la sfera dove Audero non può arrivare. E' l'uno a uno definitivo; l'Avellino, nel recupero, recrimina pure per un rigore non concesso a Castaldo, che prende il tempo al diretto avversario e cade in area: il contatto è veniale, ma il posizionamento dell'avanti di Giugliano avrebbe potuto anche indurre Pezzuto a concedere la massima punizione. Poco prima, sullo 0-1, i padroni casa avevano protestato ancora per un intervento falloso ai danni di Laverone in area. Pareggio comunque giusto, alla luce della poca brillantezza offensiva degli irpini, figlia sì dell'organizzazione difensiva ospite, ma anche delle prove opache di tutti i top player, col solo Molina vicinissimo alla sufficienza. Ottima invece la mediana verde, dove D'Angelo e Di Tacchio hanno brillato sia in fase di distruzione che in costruzione.

Avellino - Venezia 1-1, il tabellino.

Valentino Nigro